Ileopsoas

Questo sconosciuto.. Andiamo a vedere cosa è e perché ci potrà essere molto utile conoscerlo.

Generalità:
Il muscolo Ileopsoas (Foto 1) è composto da due ventri muscolari: il grande psoas che origina dalle prime quattro vertebre lombari e la prima toracica, e il muscolo iliaco, che origina dalla cresta iliaca e dall’osso sacro, i quali si fondono prima di inserirsi tramite un tendine sul piccolo trocantere del femore (zona mediale e prossimale dello stesso osso), passando attraverso il legamento inguinale e internamente alle ossa dell’anca.

Illustrazione ileopsoas
foto 1

Azione del muscolo:
Se si prende l’anca come punto fisso: flette, adduce ed extra ruota la coscia;
Se si prende il femore come punto fisso: flette e inclina dal proprio lato il tronco, e lo ruota dal lato opposto. Ma adesso vediamo perché conoscere questo muscolo può essere molto utile sia per gli sportivi che non. Insieme ad altri muscoli ha il compito di sostenere la zona lombare del rachide, dunque una problematica relativa a questo muscolo potrebbe causare fastidi o dolori nella parte bassa della schiena (low back pain), oltreché nella zona inguinale.

Nell’ambito delle arti olistiche viene chiamato “il muscolo dell’anima” perché a diretto contatto con il nostro intestino, considerato come il nostro secondo cervello, per cui il benessere di questo muscolo va a incidere sulla qualità della vita di ognuno.

Se si hanno i muscoli addominali deboli rispetto all’ileopsoas, si può incorrere in errori nell’esecuzione di esercizi come Sit Up e Hollow Position dovuti all’antiversione del bacino che si crea conseguentemente all’eccessiva tensione sull’ileopsoas che andrebbe a prevalere sul reale target dell’esercizio ovvero i muscoli addominali, comportando così dolori nella zona lombare.

DONNE: un’ ileopsoas ben allungato (in concomitanza con un buon allungamento del muscolo retto dell’addome) vi consente di accentuare la curva lordotica (evitando eccessi e quindi eventuali paramorfismi) e mettere le basi per apparire con un LATO B degno di nota, dato dalla conseguente antiversione del bacino.

Ma veniamo al dunque.. Come si può arrivare ad allungare l’Ileopsoas? Non avrai bisogno di nessun attrezzo, se non di un tappetino su cui appoggiarti, puoi eseguirlo dove preferisci (vedi Foto 2 e Foto 3):

  1. Dalla posizione eretta fai un lungo passo avanti senza staccare da terra il secondo piede;
  2. Poggia a terra il ginocchio della gamba posteriore;
  3. Porta il bacino in avanti e in basso;
  4. Esegui una torsione del busto verso il lato della gamba anteriore.
Foto 2: vista laterale
Foto 3: vista frontale

 

Atteggiamenti comuni che possono influire negativamente sul benessere dell’ileopsoas:

  • Accavallare una gamba sull’altra da posizione seduta può portare all’accorciamento dell’ileopsoas rispettivo della gamba accavallata.
  • Stare in piedi e portare il peso maggiormente su una gamba, può portare ad un accorciamento dell’ileopsoas della gamba che sostiene la maggior parte del peso.
  • Se si ha la tendenza a dormire spesso sullo stesso lato, l’ileopsoas dell’arto posto superiormente ha buone possibilità di essere accorciato.
donna seduta su una sedia con le gambe accavallate

 

SOLUZIONI:

  • Accavalla le gambe, alternandole tra di loro oppure evitare questa posizione.
  • Concentrati quando sei in piedi sulla distribuzione equa del carico su entrambi gli arti inferiori.
  • Se dormi spesso di lato, poni uno spessore tra le due ginocchia, in modo tale che la coscia superiore risulti parallela a quella inferiore, eviterà eventuali squilibri a livello muscolare.

Questo articolo ha un commento

  1. Antonino

    Articolo super interessante e soprattutto spiegato veramente bene. Spero di leggerne altri.

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